- Pubblicata il 26/02/2020
- Autore: Carla
- Categoria: Racconti erotici etero
- Pubblicata il 26/02/2020
- Autore: Carla
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IL TRENO DELLA TRASGRESSIONE - Ascoli Piceno Trasgressiva
Sono una donna di mezza età che viaggia molto per tutta Italia e di solito per spostarmi uso il treno, ricordo un giorno che avevo una riuione molto importante a Napoli e avevo preso il treno da Bologna... per essere più comoda ero in una carrozza con cuccetta e con me c'era un uomo di bella presenza. ognuno era sulle su, io stavo scrivendo col mio portatile e lui si stava leggendo il giornale, casualmente ad un certo punto mi ero accorta che mi statava guardando le gambe, in effeti quel giorno ero vestita in maniera abbastanza sexy e vistosa con una gonna corta rossa, autoreggenti sempre rossi e scarpa col tacco in tinta con l'abito, non mi ero accorta che avendo le gambe accavallate si intravedeva l'elastico delle calze e il tipo in carrozza con me mi stava fissando propio per quel motivo... inizialmente facevo finta di niente, poi con passare delle ore annoiata dal viaggio avevo deciso di divertirmi un pochino facendo la gatta morta istigandolo, avevo iniziato ad accavallare le gambe sempre più spesso e una volta attirata per bene la sua attenzione avevo allargato le cosce per incuriosirlo ulteriormente. Avevo catturato tutta la sua attenzione, io sentendomi al centro dei suoi pensieri stavo iniziando ad eccitarmi e lui con una scusa qualsiasi mi aveva attaccato bottone iniziando a parlarmi, così abbiamo rotto il ghiaccio e discutendo di tutto un pò eravamo entrati in confidenza scoprendo alcune cose che avevamo in comune, ad un certo punto mentre mi parlava quell'uomo si era spostato di posto venendomi a sedere di fianco e più passavano i minuti e più si prendeva confidenza fino ad arrivare al punto che parlandomi mi aveva appoggiato una mano sul ginocchio e in maniera sfacciata aveva iniziato ad accarezzarmi quasi mezza coscia, io facevo finta di niente per vedere fino a che punto sarebbe arrivato e come se niente fosse era vicino al linguine cos'ì tanto che era arrivato alla fine delle autoreggenti e mi stava toccando la carne... mi stavo bagnando di brutto e non potevo più fare finta di niente quindi avevo deciso di aprire le danze iniziando a toccarlo anche io, facendo cadere di proposito il mio pacchetto di sigarette mi ero piegata per raccoglierle appoggiando la mia mano sul suo pacco che a mia grande sorpresa era diventato già duro come il marmo, nel rialzare la testa dopo aver raccolto le sigarette non ho più resistito ed avevo iniziato a baciargli il cazzo da sopra i pantaloni... pochi secondi e avevo già in bocca il suo cazzo, era un membro enorme grosso, mi arrivava fino in gola e io cercavo di mettermelo tutto in bocca a costo di affogarmi!!! Eravamo entrambe eccitati che la metà bastava, non conoscevamo neanche i nostri nomi che gli ero montata sopra spostando il mio perizoma mettendomelo tutto dentro.. godevo come una pazza, ero scatenata e lo stavo cavalcando come se fossi a cavallo, essere scopata da un'estraneo m piaceva un sacco!! Quello fu il viaggio di lavoro più intrigante e trasgressivo che abbia mai fatto, non ho mai saputo il nome di quella persona con quel cazzo enorme e non mi capito mai più di vederlo su quel treno, ero arrivata al punto di pensare che fosse stato un angelo mandato per rendermi la giornata unica nella mia vita, avevo goduto come mai mi era capitato.
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